lunedì 24 giugno 2013

Recensione: "Firelight", di Sophie Jordan

Ed eccomi qui a scrivere la mia prima recensione riguardante questo libro, che devo dire è stato molto deludente e non all'altezza delle mie aspettative.

Titolo: Firelight
Autore: Sophie Jordan
Serie: Firelight #1
Pagine: 280
Editore: Piemme (Piemme Freeway)
Inizio - termine lettura: 15 - 23 Giugno 2013

Trama: Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori. Viviamo nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando nessuno può vederci.Siamo Draki. Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l’unica capace di soffiare ancora fuoco. Ma dopo aver infranto per l’ennesima volta le regole che proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un’anonima cittadina, dove sono costretta a mantenere l’aspetto umano con il rischio di dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa scuola del mio Cacciatore. È possibile una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è quello che la sua famiglia vorrebbe far credere?

Recensione:
Ed eccomi finalmente qui, a terminare questo libro, e sottolineo finalmente (molto lento a mio parere).
Devo obbligatoriamente recensirlo, dal momento che c'è parecchio da dire a riguardo.
Innanzitutto, puntualizzo iniziando a dire che il motivo per cui ho comprato questo libro è per la copertina, la trama e perchè, comunque, volevo un po' allontanarmi dal genere urban fantasy che stavo leggendo anche troppo in quel periodo, e puntare su un fantasy alla vecchia maniera. La trama sembrava piuttosto interessante. Draghi? Delle creature magnifiche! Mi dispiace solo per l'autrice, l'idea base poteva essere sviluppata in un libro da 5 stelline, e il motivo per cui ne attribuisco 3 è solo per pietà e per il suo modo di scrivere, nulla di più.
Non mi prendo la responsabilità per eventuali spoiler da questo momento in poi.
In questo libro, c'è da precisare, che l'argomento "draghi" o meglio "draki" passa completamente in secondo piano. Non viene data molta importanza ai personaggi, anche e soprattutto quelli secondari, dei quali si sanno quattro cose buttate lì tanto per riempire un po' la storia. In primo piano c'è l'amore che Jacinda, la protagonista, una draki sputafuoco (ultima rimasta) prova nei confronti di un cacciatore di draki, Will, che vedendola la prima volta, mentre lui eseguiva la sua solita routine di caccia, l'aveva risparmiata sussurrandole un "Bellissima", aggettivo che viene ripetuto, o meglio, ricordato circa 357910 volte dalla stessa Jacinda, ma tralasciamo le numerose ripetizioni che più di una volta mi avevano fatto azzardare addirittura di buttare il libro da qualche parte, e tenermi esclusivamente la copertina. 
Devo dire che i primi tre capitoli erano accettabili, e fino ad allora il libro mi stava piacendo molto, ma poi ecco che tutto questo mio interesse precipita immediatamente. Partiamo dal loro primo incontro, ovvero quello di Will e Jacinda (quando dirò "loro" mi riferirò sempre a loro due, dato che è un libro esclusivamente riferito a loro), un incontro velocissimo. L'autrice non lascia trascorrere nemmeno un po' di tempo, non si sofferma molto sulla storia relativa ai draki e passa subito a quelle che io chiamo "Noie e indecisioni di Jacinda Rutledge" precedute appunto dal primo incontro dei due. Subito lei sente il suo draki vivere, e blablablabla e tutte le solite cose che continuerà a ripetere in OGNI singola pagina del libro. Diciamo che di 280 pagine, 130 sono composte da una serie di aggettivi ripetitivi e piuttosto noiosi. Ad esempio, cito questa frase:
"Will piace troppo al mio draki, che non riesce a stare nascosto. Posso provarci quanto mi pare, ma vicino a lui non riesco a controllarmi"Basta! Abbiamo capito! 
Oltre alle molte cose ripetute, manca di azione. Solo negli ultimi 3 capitoli c'è un qualcosa che può far pensare a dell'azione, ma non c'è nulla di concreto. Nulla. Ed è davvero assurdo che un libro sui draki/draghi (che io pensavo fosse una serie di battaglie, situazioni avventurose, etc) non presenti nulla del genere.
L'unico lato positivo è solo il modo di scrivere dell'autrice, e poi alcune pagine del libro che sono state piacevoli da leggere. Ma nulla di più.
Consiglio questa lettura a chi non è comunque abituato a grandi opere young adult, perchè altrimenti rischierebbe solo di farsi del male.
Leggerò comunque gli altri due libri della trilogia, perchè non mi piace lasciare le cose a metà e perchè, in un certo senso, spero in qualcosa di migliore, anche se ho visto molte recensioni negative a riguardo. Insomma, vedremo.
Per il momento sono solo soddisfatta di aver finito questo libro, che per me è stato un parto.

Voto finale:

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